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Qual è sta trilogia?

"La notte del giudizio"

"Anarchia - La notte del giudizio"

"La notte del giudizio - Election Year"

Ieri mi so visto The Island, giusto per aver sentito una bella OST e aver visto una bionda porcona nell'immagine (altro non era che Scarlett prima della riduzione ).
Un film di Michael Bay che gira e rigira sull'immortalita, la morale, ricconi, e un dottore che vuole essere Dio. Con tanto di roba che esplode a cazzo non si sa perché.
E la Porcahnsonn manco fa vedere una zizza (c'è una mezza scena, non soddisfacente).
In conclusione, il concetto era buono, ma la trama deludente: poco sesso, poche seghe mentali. Si salva la tracca di Lincoln, diventata il sottofondo di tutte le presentazioni di storia su PowerPoint

Qual è sta trilogia?

Sei proprio un comunista strano. Il film si chiama The Purge, fecero pure le pubblicità. Giornata senza leggi negli USA in cui si ammazzano e stuprano tutti senza motivo.

the Island non ha convinto nemmeno me, ma è da un bel po' di tempo -ormai anni- che i film distopici proprio non mi suonano in nessuna variante

Micheal Bay va evitato come la peste

the Island non ha convinto nemmeno me, ma è da un bel po' di tempo -ormai anni- che i film distopici proprio non mi suonano in nessuna variante

infatti pure a me non ha convinto, pur essendo amante del genere
e di scarlett

ma boh
insipido

vedrò sti film del gatto, spero entro una semmana

consiglio It Follows. Che film...

Qualche recensione dice che è l'ennesima puttanata adolescenziale, ma d'autore



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Vorrei vedere goodnight mommy, ma esce in Italia?


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Vorrei vedere goodnight mommy, ma esce in Italia?


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È uscito in home video qualche mese fa, al cinema mi pare ci sia stato giusto un quarto d'ora, sai quando i film non sono americani gli italiani li escludono a prescindere

Qualche recensione dice che è l'ennesima puttanata adolescenziale, ma d'autore



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È un horror anti commerciale, molti lo troveranno "lento" ma è semplicemente girato bene. Poi l'idea che questi "inseguitori" passino da una persona all'altra come l'AIDS è geniale, crea un senso di disagio per tutto il film.

"SULLY" di Clint Eastwood


Clint Eastwood ha 86 anni. Non ne sono sicuro, vado a controllare. Si, ha proprio 86 anni!

E' infrequente vedere un over-ottanta girare un film con tale armonia, non è infrequente vedere Hollywood farsi beffa dei suoi migliori prodotti: nessuna nomination ai Golden Globe per Eastwood e Tom Hanks (la sua miglior interpretazione degli anni 2000) ; nominations trionfali per Deadpool e l'inespressivo Ryan Reynolds (uno degli attori più scarsi d'oltreoceano).

Ma a noi ce frega poco! A noi interessa il cinema del Nostro, e il Suo cinema va che è una meraviglia.

 
15 Gennaio 2009, un aereo civile con 155 persone a bordo, dopo aver perso entrambi i motori è fatto precipitare dal primo pilota sul fiume Hudson di New York, ma a rendere il tutto ancora più sbalorditivo è l'assenza totale di vittime o feriti gravi. Tuttavia, rischiare un ammaraggio su un fiume della più popolata metropoli d'occidente era davvero inevitabile? Poteva il primo pilota Chesley Sullenberger, detto Sully,  tornare all'aereoporto La Guardia o atterrare a quello di New Ark sottraendosi dal mettere a rischio la vita di tutte quelle persone?

 
Zio Sully nel tesissimo momento dell'ammaraggio...

"Buongiorno, sono Valeria e la chiamo per conto della Tim...."

"mi scusi signora Valeria, sono un attimino indaffarato, può chiamarmi più tardi?"

 

Tratto da un fatto di cronaca, il film elimina la cronaca in sè, non c'è alcuna successione cronologica, gli sbalzi temporali sono continui ma mai inadeguati. L'ammaraggio ci viene riproposto più volte ed anche se sei seduto comodo sulla tua sporca poltroncina in sala, senza popcorn, perchè col cazzo che vi do 7 euro, la tensione sale irrefrenabile ed è naturale l'istinto di prendere il cell ed inviare un messaggio di addio ai propri cari. Eastwood si schiera senza remore dalla parte di Sully, ne esalta l'umanità nel prendere una decisione, ne esalta l'umanità nel sentirsi responsabile per la vita sua e di altre 154 persone, ne esalta l'umanità quando tutto sembra dover seguire un manuale, e magistrale in tal senso è la meravigliosa sequenza finale con le simulazioni di volo eseguite  dai piloti con la partecipazione e l'interesse che avrei io nel leggere l'ultimo libro di Nicholas Sparks.

 
Altri 86 di questi anni per Clint Eastwood quindi, e altri 86 di questi minuti per Nicholas Sparks.


Voto: ****

Qualche recensione dice che è l'ennesima puttanata adolescenziale, ma d'autore



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ho letto più di uno perplesso perché nel film non ci sono adulti. E' un mondo di adolescenti, e questo porta al pregiudizio per cui debba essere una sorta di american pie horror.
Poi tu mi dirai, ma a me verrebbe da chiedere a chi si è fermato a quel giudizio: ci sarà un motivo per cui non ci sono adulti nel film, no? Posto che tutta la storia sta a simboleggiare altro, significherà qualcosa pure che ci stanno questi ragazzi senza figure di riferimento su cui contare...

fammi sapere quando l'avrai visto. Secondo me è un film che non fa "paura" nel senso di cacarsi sotto, ma mette un senso di ansia costante

sully l'ho trovato gradevole, senza starmi troppo a dilungare. Per passare un paio d'ore lo consiglierei.

randy perchè hai censurato il voto?

simpatica eh?