“La Campania è l’unica regione italiana ad aver investito per raggiungere l’autonomia idrica”. Con queste parole, il governatore Vincenzo De Luca ha aperto il suo intervento a San Salvatore Telesino, dove questa mattina è stato inaugurato il nuovo campo pozzi.
L’opera, realizzata grazie a un investimento regionale di 5,2 milioni ha consentito il recupero e l’attivazione di un impianto progettato negli anni ’80 ma mai entrato in funzione. Saranno garantiti 320 litri d’acqua al secondo, che si aggiungeranno ai 120 litri provenienti dai pozzi di Solopaca. “Grazie a questo intervento, la provincia di Benevento non dovrà più affrontare emergenze idriche” ha detto De Luca, evidenziando come questa sia una scelta strategica a sostegno delle aree interne.
L’infrastruttura è composta da 11 pozzi, di cui 8 già operativi. L’acqua estratta viene convogliata nel sistema di adduzione Curti-Benevento, contribuendo alla stabilità dell’approvvigionamento in un’area che in passato ha sofferto di carenze nei periodi di maggiore richiesta. Tra i lavori realizzati il potenziamento degli impianti di sollevamento, l’installazione di nuove elettropompe, la messa in sicurezza dell’area e l’introduzione di un sistema di telecontrollo per il monitoraggio in tempo reale.
Tuttavia, quando si parla di risorse idriche nel Sannio, il dibattito si sposta inevitabilmente sulla gestione del servizio. Luca Mascolo, presidente dell’EIC, ha sottolineato l’importanza del nuovo modello organizzativo, che punta a una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche. Da qui a 50 giorni – ha puntualizzato – sarà individuato il soggetto privato
Le polemiche però non mancano. Sabato, davanti alla Prefettura di Benevento, il Comitato Sannita di Acqua Bene Comune terrà un presidio per contestare il modello sostenendo che l’acqua debba restare interamente pubblica. A difendere la scelta della gestione pubblico-privata è il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
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