La Biblioteca del Museo del Sannio si doterà di uno scanner planetario da utilizzare per libri rari o altri documenti facilmente danneggiabili. Lo ha deciso la Provincia di Benevento, che presenterà istanza di contributo alla Regione, finalizzata ad incrementare e migliorare le dotazioni tecniche e strumentali per la Sala Conferenze Alfredo Zazo dell’istituto di corso Garibaldi.
Secondo quanto si apprende, la strumentazione richiesta – si tratta di uno scanner ottico che fotografa un piano ben illuminato con opzioni tali da non danneggiarne la legatura – ha come obiettivo quello di conservare i volumi antichi che costituiscono il fondo ‘Rari e di Pregio’ (oltre ovviamente agli altri libri posseduti) per preservarne la memoria ed evitare frequenti ostensioni derivanti dalle richieste di studiosi e ricercatori, che chiedono riproduzioni ad alta risoluzione. Il possesso di una copia fedele dei volumi, dunque, oltre a limitare le domande ed il maneggio degli originali con conseguente mantenimento dello stato conservativo attuale, comporterà benefici anche nella prassi gestionale dei lavoratori della biblioteca.
Altro obiettivo è aumentare l’accessibilità al fondo potendo implementare il servizio di document delivery per soddisfare utenti e altri Istituti culturali che, non di rado, fanno pervenire richieste di riproduzioni parziali.
La circolazione semplificata delle riproduzioni del patrimonio consentirà, anche, di aumentare la diffusione della conoscenza di questa particolare Sezione della Biblioteca e della bibliografia in dotazione.
Il patrimonio posseduto e custodito dalla Biblioteca ‘Mellusi’ del Museo del Sannio conta oltre 20mila esemplari, tra volumi ed opuscoli, organizzati e raccolti in Sezioni tematiche che ripropongono la settorialità di un Istituto culturale dal taglio specialistico ( Arte, Archeologia, Storia, Architettura etc.). Tra queste Sezioni, c’è quella denominata ‘Rari e di Pregio’ che raccoglie quasi 1200 titoli, caratterizzati tutti da particolare rilevanza culturale derivante o dalla storicità del volume o dalla sua rarità in termine di edizione. Il patrimonio è, per la maggior parte, ascrivibile ai secoli diciannovesimo e diciottesimo; tuttavia, il fondo offre comunque anche titoli più antichi (cinquecentine e seicentine) come, il più antico, Dialogi piacevoli di M. Nicolo Franco. Con Privilegio, del Senato Veneto Per Anni X, pubblicato a Venezia: Apud Ioannem Giolitvm De Ferrariis, nel 1539.