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La Misericordia di Torrecuso compie i primi 30 anni di attività – NTR24.TV

La Misericordia di Torrecuso compie i primi 30 anni di attività – NTR24.TV


La Misericordia di Torrecuso nata il 25 agosto 1995 dopo aver superato innumerevoli sfide, sia a livello locale che nazionale ed internazionali si accinge, con il Governatore Nicola Maiello e tutti i confratelli, a festeggiare i suoi primi 30 anni di attività con un programma ben dettagliato che sarà divulgato nei prossimi giorni.

“Quando nel 1995 si pensò di costituire a Torrecuso un’associazione di volontariato che si occupasse di emergenze sanitarie, visto che ancora non esisteva il 118, abbiamo subito pensato ed aderito alla grande famiglia delle Misericordie d’Italia. Non immaginavamo nemmeno lontanamente quale grande ed intensa esperienza stavamo per intraprendere”, dice Nicola Maiello. 

“Ci trovammo – prosegue – ad una realtà associativa con una storia ed una tradizione ultrasecolare per niente statica, anzi effervescente e dinamica, assolutamente radicata e presente nella società d’oggi, già proiettata, per sua stessa natura, ad affrontare il futuro.

I primi tempi sono stati necessariamente difficili, – racconta Maiello – perché costretti ad affrontare ogni tipo di problemi, da quello economico a quello della gestione del personale volontario, da quello dell’inserimento sociale a quello della diffidenza. Ma più passavano i giorni e più ci accorgevamo che ogni problema ed ogni difficoltà, se affrontati secondo lo spirito proprio delle Misericordie che è spirito di servizio in favore degli ultimi, svanivano e la soluzione veniva facilmente in essere.

Col tempo ci siamo radicati nella società torrecusana (ma anche dei paesi circostanti) così che oggi possiamo affermare di esserne parte viva e integrante. Tutto questo, ovviamente, non è dovuto solo alle nostre capacità o bravure, ma anche al supporto della comunità. Per noi, che fermamente crediamo al messaggio evangelico, ogni successo è il frutto dell’azione dello Spirito di Gesù.

Così, giorno dopo giorno, siamo cresciuti apprezzando l’alta funzione cristiana e sociale svolta dalle Misericordie d’Italia. Fin da subito abbiamo voluto estendere questa esperienza a quante più persone possibili, soprattutto giovani. E all’appello hanno risposto in tanti, anche se non sono mai sufficienti rispetto alle aspettative di chi ha bisogno di essere aiutato.

Per questo – conclude Nicola Maiello – rinnoviamo sempre l’invito ad aiutare la nostra Confraternita, ciascuno secondo le proprie capacità: diventando volontario o sostenendone materialmente e spiritualmente le iniziative. Non è necessario fare gesti eclatanti. E’ sufficiente un intervento discreto secondo le indicazioni fornite dal cuore”.





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