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San Giorgio del Sannio, opposizione attacca su kit per raccolta differenziata: “Poco rispetto per i cittadini” – NTR24.TV

San Giorgio del Sannio, opposizione attacca su kit per raccolta differenziata: “Poco rispetto per i cittadini” – NTR24.TV


“Nel ‘teatrino tragicomico’ dell’amministrazione sangiorgese, l’ultima trovata supera ogni limite di coerenza, sopportazione e rispetto per i cittadini. Parliamo della distribuzione delle buste per la raccolta differenziata, un’operazione che dovrebbe essere semplice, lineare, quasi automatica. E invece a San Giorgio no!”. A dirlo sono i consiglieri di San Giorgio Protagonista Maurizio Bocchino, Antonella Rinaldi e Giancarlo Bruno.

“I cittadini – evidenziano i consiglieri – si sono recati nel punto di distribuzione creato ad hoc, ma prima di ricevere le buste debbono necessariamente presentare la prova dell’avvenuto pagamento della TARI. Poi sotto il “peso” delle proteste di una parte della cittadinanza,  l’amministrazione ha cambiato immediatamente versione: la richiesta del documento Tari, spiega prontamente il Sindaco, in realtà non serve per la consegna delle buste, ma a raccogliere informazioni per iscrivere i morosi a ruolo. Una spiegazione che non placa le critiche.

“Infine – proseguono – arriva il colpo di scena: dopo settimane di caos, smentite e comunicazioni contraddittorie, la prova del pagamento TARI sparisce del tutto. L’Amministrazione decide che le buste, da ora in poi, si distribuiranno senza più bisogno di mostrare la regolarità nel pagamento della Tari, come se nulla fosse accaduto. Resta solo il “pentimento amministrativo” di avere creato dissapori nei cittadini, quando prima ci si era contraddistinti per uno spiccato “buonismo”.

“Nel frattempo – sottolineano Bocchino, Rinaldi e Bruno – i sangiorgesi restano le vere vittime loro malgrado di questa farsa amministrativa: confusi, presi in giro e sempre più sfiduciati. Un’amministrazione che cambia regole tre volte in pochi giorni è un’amministrazione che ha perso la bussola o non l’ha mai avuta anche per la smania di tenere “tutti contenti” ad ogni costo, anche quando a farne le spese è l’intera collettività. Non si tratta più solo di cattiva gestione, ma di vero e proprio disprezzo istituzionale.

Che sia ben chiaro: amministrare è una cosa seria, la campagna elettorale è terminata e il sindaco rappresenta tutti, non solo di chi lo ha votato”, concludono i consiglieri.





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