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Benevento, la storia del complesso ex Orsoline: da orfanotrofio a convitto femminile e ospedale durante la guerra – NTR24.TV

Benevento, la storia del complesso ex Orsoline: da orfanotrofio a convitto femminile e ospedale durante la guerra – NTR24.TV


La costruzione del complesso ex Orsoline di via Bosco Lucarelli, a Benevento, risale alla metà del secolo scorso, ad opera dell’Ufficio tecnico comunale con gli ingegneri Gennaro De Rienzo e Angelo Scala. Prima di un terremoto, nel 1702, in questo luogo si trovava un orfanotrofio femminile intitolato a Santa Maria dei Martiri. La costruzione del monastero iniziò il 26 aprile 1763 sotto l’arcivescovo Francesco Pacca, il cui stemma gentilizio in marmo (due teste, una di giovane e l’altra di vecchio, con sotto un teschio), si trova nell’edificio, sopra la porta.

Durante l’arcivescovato di Giovan Battista Colombini i lavori furono sospesi. Il suo successore, Francesco Maria Banditi, decise di non dare più il monastero alle suore salesiane, com’era stato stabilito inizialmente, ma alle Orsoline, affinché potessero «istruire le Giovani tanto Beneventane quanto Forestiere nella Pietà e nelle Arti Donnesche col beneficio dell’Educandato, e delle pubbliche Scuole».

Le religiose giunsero a Benevento il 18 maggio 1876. In seguito aprirono anche un convitto per fanciulle provenienti da famiglie distinte. Di frequente, in un’apposita aula, venivano date accademie poetiche e musicali, cui assistevano le autorità cittadine e le famiglie delle alunne. È famosa l’accademia celebrata in onore di Pio IX il 1º novembre 1849, quando il papa, caduta la Repubblica Romana, prima di far ritorno a Roma, volle visitare Benevento. Il 2 settembre 1915 fu aperto all’interno del monastero un ospedale della Croce Rossa, voluto dalla provincia come ente per l’assistenza durante la prima guerra mondiale.

L’orfanotrofio femminile “Elio De Martini” per le orfane di guerra, fu fondato il 13 giugno 1921 e riconosciuto ente morale con regio decreto il 5 febbraio 1922. Nel 1923 il cardinale arcivescovo Alessio Ascalesi vi installò inoltre un istituto magistrale. Negli anni successivi, con i lavori di ricostruzione dell’edificio in seguito alla fine della seconda guerra mondiale, il monastero tenne un Giardino d’infanzia, un corso completo di scuole elementari gratuito, il convitto, un laboratorio per i lavori femminili.

La chiesa del monastero è dedicata alla Santissima Trinità, come si leggeva nell’architrave marmorea dell’ingresso. L’interno della chiesa era tutto ricoperto di dipinti a guazzo del pittore Cassella. Fu distrutta, insieme a parte del monastero, dai bombardamenti del 1943. La ricostruzione successiva non seguì la pianta originaria.

L’istituto fu lasciato dalle Suore Orsoline nel 2012. Fu acquisito dal Comune di Benevento che, il 14 Marzo 2019, stipulò un contratto di concessione in uso all’Università degli studi del Sannio. L’edificio divenne, per un periodo, sede universitaria del Dipartimento di Ingegneria, con 4 aule al piano terra isolate dalla restante parte dell’edificio. Oggi rientra in un progetto di riqualificazione funzionale, energetica e adeguamento sismico nell’ambito dell’iniziativa BENLlab “Benevento Living Lab” – Urban Center di Benevento.





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