Non solo Benevento e la Valle Caudina: anche Pietrelcina ha deciso di partecipare al bando per il conferimento del titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2028″. La candidatura, ufficializzata dalla Giunta Comunale guidata dal sindaco Salvatroe Mazzone, si propone non solo come una vetrina per le ricchezze storiche e culturali locali, ma come un’opportunità di rinascita per l’intero territorio, in un’ottica di rigenerazione culturale ed economica.
La proposta punta a far emergere il valore del patrimonio materiale e immateriale di Pietrelcina, promuovendo il suo legame con la spiritualità e la cultura contadina. Il paese, infatti, è conosciuto a livello mondiale come il luogo natale di San Pio, figura venerata che ha trasformato la città in un punto di riferimento per il turismo religioso. Ma Pietrelcina non è solo un santuario diffuso: il suo paesaggio agrario, la sua storia millenaria e la posizione strategica lungo importanti vie di pellegrinaggio come la Via Francigena, la Via Michaelica e la Via dei Conventi di Padre Pio, sono altrettanti tesori da valorizzare.
La candidatura è pensata come un processo partecipativo e inclusivo che coinvolgerà enti pubblici e privati, attori culturali, cittadini, realtà associative e operatori economici. L’obiettivo è quello di stimolare un percorso di collaborazione che favorisca l’innovazione, l’imprenditorialità culturale e la crescita del turismo sostenibile.
Il dossier, che dovrà essere inviato entro il 25 settembre 2025 dovrà contenere il il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto e gli obiettivi perseguiti, in termini qualitativi e quantitativi, e gli indicatori che verranno utilizzati per la misurazione del loro conseguimento.