Si è tenuto davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, l’interrogatorio preventivo – introdotto dalla recente riforma Nordio – nei confronti di un 44enne pregiudicato di Airola e di un 37 enne di Casalnuovo accusati di aver commesso due furti a Vico Equense per un bottino complessivo di circa 11mila euro, reati aggravati dall’aver agito in concorso, con violenza e su beni esposti a pubblica fede. I due sono difesi dagli avvocati Vittorio Fucci, G. Vittorio Fucci e Francesco Cinque
Il procedimento riguardava la richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere avanzata dalla Procura per entrambi gli imputati. Nonostante gli elementi raccolti dall’indagine, tra cui le riprese delle telecamere di videosorveglianza del luogo dei furti, i video delle telecamere comunali che mostravano l’auto di uno dei due con targa visibile nella zona e negli orari dei fatti, i tabulati telefonici che agganciavano le celle della zona e il riconoscimento facciale dei due imputati, il Gip ha preso una decisione differenziata.
Accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Fucci, sostenuta anche da una dettagliata memoria, il giudice ha concesso al 44enne sannita il beneficio degli arresti domiciliari, respingendo la richiesta di custodia cautelare in carcere. Diversa, invece, la sorte per il 37enne, per il quale è stata confermata la misura della detenzione carceraria.
La Procura aveva puntato i riflettori sui numerosi precedenti penali commessi dal pregiudicato beneventano, in particolare per reati contro il patrimonio, tra cui rapine e furti, sottolineando la recidiva reiterata e specifica. Gli investigatori avevano inoltre evidenziato che l’uomo , già implicato in precedenti furti a Vico Equense, indossava durante i fatti contestati gli stessi abiti utilizzati in un episodio criminoso precedente, per il quale era stato già arrestato e processato.