Lutto nel mondo della cultura: è morto Roberto De Simone, figura centrale della musica, del teatro e della ricerca antropologica italiana. Il maestro si è spento nella sua abitazione di via Foria, circondato dall’affetto dei suoi familiari, dopo un recente ricovero per una polmonite. Avrebbe compiuto 92 anni ad agosto.
A diffondere la notizia, nel primo pomeriggio, è stato il nipote Alessandro, anche lui musicista e docente al Conservatorio di San Pietro a Majella. La scomparsa di De Simone ha suscitato profondo cordoglio, non solo a Napoli, ma in tutto il Paese. Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso il dolore della città: «Addolorati, perdiamo un riferimento culturale».
Roberto De Simone è stato musicista, musicologo, compositore, regista, antropologo, fondatore nel 1967 della Nuova Compagnia di Canto Popolare, e per anni punto di riferimento della scena artistica napoletana. Ha ricoperto incarichi prestigiosi come direttore artistico del Teatro di San Carlo dal 1981 al 1987 e direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella dal 1995 al 1999.
Tra le sue opere più celebri si ricordano Gatta Cenerentola, L’Opera Buffa del Giovedì Santo, Masaniello, Mistero Napolitano, La Festa di Piedigrotta, oltre a composizioni di rilievo come il Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini, la Lauda intorno allo Stabat e la cantata Populorum Progressio.
Numerose anche le sue regie liriche, spesso in collaborazione con Riccardo Muti, per teatri come la Scala e il San Carlo, dove ha curato spettacoli memorabili come la Festa Teatrale per i 250 anni del teatro, lo Stabat Mater con la voce di Irene Papas, ed Eleonora, dedicata alla rivoluzione del 1799 con protagonista Vanessa Redgrave nel ruolo di Eleonora Pimentel Fonseca.
Autentico cultore del patrimonio musicale e teatrale napoletano del Settecento, De Simone ha saputo coniugare cultura alta e tradizione popolare, influenzando intere generazioni di artisti e studiosi. «Nessuno come lui», scrivono in molti oggi sui social.
I funerali si terranno mercoledì 9 aprile alle ore 16 nel Duomo di Napoli. La camera ardente sarà allestita al Teatro San Carlo, luogo simbolo della sua carriera artistica.