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Al Vinitaly di Verona 34 aziende vitivinicole sannite: in vetrina le eccellenze del territorio – NTR24.TV

Al Vinitaly di Verona 34 aziende vitivinicole sannite: in vetrina le eccellenze del territorio – NTR24.TV


Con 111 aziende su una superficie di 3.000 metri quadrati, la collettiva guidata dalla Camera di Commercio Irpinia Sannio e dai due Consorzi di tutela vini d’Irpinia e Sannio dà appuntamento al 57° Vinitaly (Veronafiere, 6-9 aprile), all’interno del padiglione della Campania. L’iniziativa è stata presentata oggi in una conferenza stampa a Benevento presso la sede della Camera di Commercio Irpinia Sannio.

I numeri del settore. Il distretto enologico irpino-sannita produce in media 35 milioni di bottiglie l’anno per un controvalore complessivo alla produzione, rilevato dalla Regione Campania, di 120 milioni di euro, oltre i 2/3 del totale regionale. Circa 300 imprese verticali che vinificano e imbottigliano prodotti a marchio, una superficie vitata che con quasi 17.000 ettari rappresenta i due terzi del vigneto Campania e un valore dell’export di vino di quasi 30 milioni di euro nel 2024, il 7% in più rispetto all’anno precedente per una quota sul totale delle spedizioni regionali che sale al 68%.

“L’obiettivo è quello di rafforzare il business dei vini irpini e sanniti, che hanno fatto della sostenibilità, della biodiversità e della tradizione enologica dei solidi pilastri della propria produzione e che hanno enormi potenzialità anche in termini di enoturismo – dichiara il commissario straordinario della Camera di Commercio Irpinia e Sannio, Girolamo Pettrone -. Al Vinitaly puntiamo ad incontrare nuovi buyer italiani ed esteri, grazie alla presenza di delegazioni provenienti da circa 140 Paesi, forti di una qualità vitivinicola riconosciuta di un territorio che rappresenta i due terzi del vigneto regionale campano”.

Le IG di Irpinia e Sannio. Caratterizzato da Indicazioni Geografiche sempre più apprezzate in Italia e all’estero e simbolo di una biodiversità unica sul territorio campano – con Docg come l’Aglianico del Taburno nel distretto produttivo sannita e Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino nell’area irpina, produzioni Dop come la Falanghina del Sannio e la Dop Sannio (che comprende tutto il territorio della provincia di Benevento), la Dop Irpinia, il marchio Igp Benevento -, il territorio di Irpinia e Sannio è fra i più dinamici a livello nazionale per innovazione, trascinato anche da una presenza solida di imprenditrici donne alla guida delle imprese agricole che hanno contribuito ad imprimere una trasformazione verso un ammodernamento dei vigneti.

Storie di futuro. Anche la tecnologia sta accompagnando la crescita delle imprese agricole e dallo scorso Vinitaly le più significative realtà per innovazione, identità, storia, capacità imprenditoriale sono valorizzate attraverso il progetto di comunicazione “Storie di futuro”, che sarà proposto anche quest’anno, sempre durante la rassegna internazionale di Veronafiere. L’iniziativa è promossa dalla Camera di Commercio Irpinia e Sannio ed è curata da Rural Hack, attraverso media tradizionali e digitali e col sostegno di food influencer che hanno segnalato le storie più avvincenti, raggiungendo più di un milione di account.

Il progetto Dioniso. La viticoltura di Irpinia e Sannio guarda al futuro attraverso il progetto Dioniso, guidato dal Distretto Aerospaziale della Campania (DAC) e dalla Camera di Commercio di Irpinia Sannio in stretto raccordo con i Consorzi di tutela dei vini dell’Irpinia e del Sannio e degli atenei Federico II di Napoli e Unisannio. “Dioniso” punta a traghettare la viticoltura di precisione in una nuova dimensione, attraverso l’utilizzo di droni e sensori per raccogliere dati e fornire ai produttori informazioni in tempo reale, così da ottimizzare la produzione, rispondere alle sfide del cambiamento climatico, ridurre l’uso di mezzi tecnici, migliorare la gestione delle risorse idriche, adottare interventi preventivi per gestire efficacemente malattie e patogeni, incrementando così gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale ed economica.

Il programma. Al 57° Vinitaly, la Camera di Commercio di Irpinia Sannio affronterà con il Consorzio tutela Vini d’Irpinia e con il Sannio Consorzio Tutela Vini i temi dell’enoturismo a un anno dall’approvazione della legge regionale; gli aspetti legati al vino come espressione di identità di un territorio attento alla sostenibilità, proiettato verso una gestione razionale delle imprese grazie alla digitalizzazione; teso a rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali, promuovendo degustazioni, confronti guidati, ma anche talk e approfondimenti con esperti.

La guida di Luciano Pignataro. Per orientarsi in un comparto enoico che sta conquistando sempre più esperti e wine-lover, di grande aiuto potrà essere la seconda edizione della “Guida ai vini di Irpinia e Sannio”, curata dal giornalista Luciano Pignataro, che sarà distribuita a Vinitaly e uscirà anche in allegato al quotidiano Il Mattino di Napoli in occasione della manifestazione.

Nel corso della conferenza stampa sono intervenuti: Girolamo Pettrone, commissario straordinario Camera di Commercio Irpinia Sannio; Antonello Murru, direttore Valirsannio, Azienda speciale Camera di Commercio Irpinia Sannio; Luigi Carrino, presidente Distretto Aerospaziale della Campania (DAC); Teresa Bruno, presidente Consorzio Tutela Vini d’Irpinia; Libero Rillo, presidente Sannio Consorzio Tutela Vini; Luciano Pignataro, giornalista Il Mattino, curatore guida ai vini di Irpinia e Sannio; Francesca Marino, biologa nutrizionista; Alex Giordano, coordinatore “Storie di Futuro”, progetto CCIAA Irpinia Sannio a Vinitaly.

Le denominazioni (Dop e Igp). Le denominazioni del territorio del Sannio sono: Aglianico del Taburno Docg, Falanghina del Sannio Doc (con le sottozone di Guardia Sanframondi o Guardiolo, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Taburno), Sannio Doc che copre tutta la provincia e Benevento o Beneventano Igt.

L’Irpinia ha 3 Docg: il Taurasi, il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino. A queste si aggiunge la Doc Irpinia con la sottozona Campi Taurasini.

Le interviste nel servizio video





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