Una baby-gang in “rosa” lancia la Challenge delle “mazzate” aggredendo persone a caso. Alcune di loro sono delle bimbe che non hanno più di 9 anni, altre arrivano a malapena ai 14. Si chiama la gara delle “mazzate” e si è trasformata in una sfida, una challenge dove bisogna addirittura iscriversi per partecipare.
Le vittime vengono scelte a caso sui social. L’aggreditrice, invece, viene scelta attraverso un sondaggio, una votazione. Ha raccontato questa assurda mania il deputato Francesco Emilio Borrelli.
“Da tempo Porta Capuana è una città nella città, un non-luogo dove oramai esistono poche regole, un porto franco dove la legge spesso non entra”, dichiara Borrelli. ”Qui degrado, violenza, atti delinquenziali, soprusi, sono diventati una realtà quotidiana. L’escalation di criminalità ha reso queste zone non più vivibili se non, appunto, dai criminali che avendo vita facile prosperano nell’illegalità e nella violenza a cui non viene posto un limite.
Interventi duri e decisi sono necessari, avrebbero dovuto esserselo da anni e ora appare più difficile contrastare il fenomeno, ma la soluzione è far presidiare le strade giorno e notte come chiediamo da tempo e intervenire sulle famiglie con i servizi sociali. Lo strapotere delle baby-gang è il frutto di decenni di lassismo, di sottovalutazione del problema, di atteggiamenti troppo morbidi. Le numerose vittime dei baby-criminali raccontano che si è sbagliato tutto. Ora è tempo di cambiare musica”.