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Eventi franosi nel Fortore, Zaccaria Spina annuncia ricorso in Cassazione dopo sentenza della Corte d’Appello – NTR24.TV

Eventi franosi nel Fortore, Zaccaria Spina annuncia ricorso in Cassazione dopo sentenza della Corte d’Appello – NTR24.TV


In merito alle recenti notizie relative alla parziale riforma della sentenza di primo grado da parte della Corte d’Appello di Napoli, che si era conclusa con un’assoluzione totale perché il fatto non sussiste, il sindaco Zaccaria Spina ha annunciato la decisione di proporre ricorso in Cassazione. Insieme all’ex sindaco di Ginestra degli Schiavoni sono stati assolti anche due ex sindaci di Montefalcone Valfortore e uno di San Giorgio La Molara, per vicende legate agli eventi franosi avvenuti tra il 2006 e l’alluvione del 2015 nell’alveo del torrente della Ginestra.

Spina ha sottolineato che il ricorso verrà presentato senza indugio, al fine di ottenere un chiarimento definitivo riguardante la sua posizione, definendo il contesto “surreale”. La decisione attuale – aggiunge – non interferisce in alcun modo con le sue attività e che il ricorso è volto a chiarire un macroscopico equivoco.

L’ex primo cittadino ha ribadito che i fatti contestati nel capo di imputazione non si sono verificati nel territorio del Comune di Ginestra degli Schiavoni, il quale non ha mai subito né pericoli né danni a persone o cose. Come già emerso durante l’istruttoria, il Comune non ha riportato danni dall’alluvione del 2015, come confermato dagli ausiliari del PM, dalle parti civili e dai consulenti tecnici, i quali hanno dimostrato che i territori coinvolti dall’evento franoso sono esterni ai confini comunali di Ginestra degli Schiavoni. A supporto di questa tesi vi è anche una corposa corrispondenza tra enti competenti, tra cui la Regione Campania e il Consorzio Bonifica Ufita.

Spina ha poi evidenziato l’impegno continuo, condiviso con gli altri sindaci coinvolti, per la risoluzione di problemi legati agli eventi franosi, problematiche che affondano le radici in decenni di storia amministrativa e che precedono il 2006, anno indicato nel capo d’imputazione. Tuttavia, ha sottolineato anche le difficoltà incontrate in termini di competenze, specialmente quando si trattava di intervenire nell’alveo del torrente, come risulta dalla documentazione della Regione Campania e del Genio Civile di Benevento.

Per quanto riguarda la presenza di opere idrauliche lungo l’alveo, i consulenti nominati dalla Procura hanno affermato che esse sono state realizzate “negli anni ’80-’90, molto probabilmente prima del decentramento amministrativo, ad opera del Provveditorato alle OO.PP. della Campania”.

Infine, Spina ha espresso soddisfazione per la gestione dell’alluvione del 2015, che colpì Benevento e l’intero Sannio, con la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità. “In quei momenti tragici riuscimmo ad evitare danni a persone e cose anche grazie alla collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine. Oggi il mio pensiero non può non andare alle altre popolazioni colpite, fino a quelle recenti di Toscana ed Emilia Romagna. La totale solidarietà va anche a tutti sindaci interessati che si trovano come ci trovammo noi ad affrontare questi cataclismi della natura”.





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