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Galilei Vetrone e indirizzo CAT a Piano Cappelle, la replica della dirigente Gramazio – NTR24.TV

Galilei Vetrone e indirizzo CAT a Piano Cappelle, la replica della dirigente Gramazio – NTR24.TV


“In risposta all’articolo pubblicato da Ntr24 sento, in qualità di rappresentante legale dell’IIS Galilei-Vetrone, nonché di cittadina, di esprimere un mio pensiero. Intanto – scrive la dirigente scolastica Antonella Gramazio – ringrazio la redazione che, con la pubblicazione del testo a me già noto, mi ha consentito di ampliare lo sguardo, potendo spiegare tanti altri aspetti al pubblico che legge. Le scuole della provincia di Benevento sono, in gran numero, interessate da grandi opere edilizie, demolizioni, ricostruzioni, ristrutturazioni, adeguamenti e quindi occorre una tolleranza civica diffusa rispetto agli interventi da realizzare.

In questo momento l’edificio di Piazza Risorgimento, concesso in assegnazione all’IIS Galilei Vetrone, ospita alcune classi del Liceo Giannone e di conseguenza il Polo Tecnico del Galilei-Vetrone, composto da indirizzo CAT (ex geometra) e indirizzo Agrario è stato ubicato presso l’edificio nuovo di Piano Cappelle, realizzato con le più moderne tecniche costruttive, di sicurezza, di aria e di luce. Ho evidenziato in precedenti riunioni che almeno per la durata dell’anno scolastico la sede fosse immodificabile. Di conseguenza non si rileva alcuna utilità nella diffusione verso l’esterno di detta notizia.

L’indirizzo CAT per l’anno scolastico 2025/2026 – prosegue la dirigente – ha fatto registrare un aumento, sia pur lieve, nelle iscrizioni. A tal proposito colgo l’occasione per evidenziare che purtroppo sull’intero territorio nazionale l’indirizzo CAT (forse articolato e complesso) non è particolarmente gradito nella scelta orientativa di studenti e genitori. Si registra un paradosso di controtendenza tra la domanda e l’offerta di lavoro nel settore specifico. Infatti ovunque mancano geometri, figura professionale fortemente richiesta nei Ministeri, negli Enti Locali, nelle imprese pubbliche e private e ovunque la domanda è maggiore dell’offerta. Bisogna far comprendere a chi non è dell’ambiente i paradossi sociali, economici e ciclici che caratterizzano la nostra vita, oltre che gli scenari nazionali e internazionali quali dati imprescindibili anche nella scelta dell’istituto scolastico da frequentare.

L’indirizzo CAT è completo e consente di avere una preparazione che favorisce l’immediato inserimento sia nel mondo del lavoro che nell’ambito dei percorsi universitari. Tanti geometri ricoprono ruoli dirigenziali in vari ambiti e settori e ne abbiamo di esempi sia a livello locale che nazionale. Da quest’anno è stata avviata la sperimentazione del 4+2, Filiera Tecnologico-professionale, con la rete tra l’Istituto Galilei-Vetrone e l’ITS Casa Campania e l’ITS Energy Lab, con la collaborazione di ANCE e Confindustria, al fine di rilanciare l’indirizzo CAT e soprattutto con lo scopo di far comprendere l’importanza formativa del percorso. Colgo quindi l’occasione per esprimere un mio modesto pensiero tecnico riguardante l’orientamento scolastico che spesso viene compresso da una mentalità di tendenza piuttosto che di valore, senza considerare che alcuni settori sono già saturi e che presto faranno registrare livelli alti di disoccupazione, con gravi conseguenze sia a livello sociale che economico.

Quanto riportato nel testo “L’indirizzo CAT è umiliato e sminuito, impoverito di quella dignità che lo caratterizza”, denota un’affermazione inappropriata, in quanto umiliazione e dignità afferiscono la sfera della personalità e il CAT è un indirizzo di studi. In questi pochi mesi ho apprezzato la presenza di docenti altamente qualificati, professionali e dediti con passione e abnegazione al lavoro, sempre pronti a sostenere, a supportare e guidare i nostri ragazzi in ogni momento di vita scolastica. La zona di Piano Cappelle è ben servita dal servizio di trasporto con diverse corse al giorno che arrivano direttamente all’interno del campus; diciamo che negli ultimi anni ci siamo abituati all’uso dei mezzi propri non riconoscendo né l’importanza né la fortuna di disporre di mezzi pubblici.

Fare ingressi e uscite posticipati-anticipate” mi sembra un’affermazione inadeguata in quanto non comprendo di cosa si stia parlando, visto che i permessi di entrata e uscita fuori dall’orario delle lezioni devono essere debitamente richieste per iscritto dai genitori. La scuola non è un mercato né un parcheggio, quindi chi ha riportato l’affermazione di cui sopra dovrebbe documentarsi sulle fonti.

L’uso del Laboratorio dell’UNISANNIO è aperto a tutti gli studenti dell’IIS Galilei-Vetrone in virtù delle convenzioni che ne regolamentano l’uso degli spazi e delle attrezzature. Pertanto non è riconducibile alla distanza tra Piano Cappelle e Piazza Risorgimento l’eventuale mancato utilizzo, ma probabilmente alle programmazioni didattiche dei singoli docenti nel rispetto della propria libertà di insegnamento.

È assolutamente vero – prosegue la dirigente nella lunga nota – che il tempo è prezioso, che i ragazzi devono essere il centro del mondo e delle nostre attenzioni e credo fermamente che costituiscono la risorsa umana più preziosa che il Paese possa vantare, ma in questo momento non è possibile alcun trasferimento in Piazza Risorgimento, ipotesi forse valutabile per il prossimo anno scolastico. Per quanto concerne l’importanza della formazione tecnica per gli studenti del CAT evidenzio che il percorso formativo/educativo di ogni indirizzo scolastico assume particolare rilevanza nella crescita di tutti gli studenti, così come per il successo formativo di ognuno.

La maggior parte di coloro che opera nella scuola nutre detta sensibilità e soprattutto è consapevole e responsabile del proprio dovere d’ufficio, oltre che moralmente e deontologicamente orientato al benessere dei discenti. Ultima riflessione che sento di esprimere è riconducibile al particolare stato emotivo creatosi dopo il Covid, lo stato di isolamento ci ha resi un po’ labili e disorientati tanto da non riuscire più a dialogare in modo diretto e di persona, preferendo ricorrere ai social, alle chat, oppure diffondendo notizie sui media e giornali locali vanificando anche il senso della notizia stessa e dell’informazione. È tutto un problema di inquietudine interiore. In ogni caso penso che ogni forma di critica sia un punto di forza e costituisca uno spunto di riflessione più profonda. Un sentito grazie a tutti”, conclude la Gramazio.

 





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