“L’arte non è necessariamente legata alla conoscenza, e il cinema è una forma d’arte.” Con questa riflessione, che sembra quasi in contrasto con il tema del Festival Filosofico del Sannio, il regista, sceneggiatore e produttore Matteo Garrone ha aperto il sesto appuntamento della rassegna culturale organizzata dall’associazione Stregati da Sophia.
Pur sostenendo questa visione, Garrone ha riconosciuto che nei film esiste una dimensione filosofica legata alla conoscenza, che emerge attraverso le storie raccontate e il modo in cui il cinema permette di esplorare la realtà da prospettive sempre nuove.
Tuttavia, il suo stile resta profondamente ancorato a un forte impatto visivo: “Quando ti trovi davanti a un quadro non ti poni il problema della conoscenza, quello che ti dà l’emozione è la capacità di riuscire a raccontare delle storie con una visione che sorprende lo spettatore creando delle immagini che non ti aspetti”
Sul palco del teatro Comunale il regista romano ha ripercorsi i suoi esordi da pittore e il passaggio al cinema, un percorso da autodidatta che l’ha portato, con il passare degli anni, ad essere uno dei nomi di spicco del cinema italiano e internazionale.
Durante l’incontro, il regista ha condiviso aneddoti sul suo lavoro, mostrando backstage e spezzoni di film per coinvolgere il pubblico in un dialogo costruttivo e formativo. Ai giovani ha lanciato un messaggio chiaro: “fate qualsiasi cosa capace di accedere il fuoco della passione”
“È la storia che mi guida, non il luogo”, ha detto ai microfoni rispondendo a una domanda sulla possibilità di girare un film a Benevento. Tuttavia ha lasciato aperta la possibilità ad un progetto, magari legato ad uno dei simboli più evocativi del capoluogo sannita, le streghe.
Le interviste nel servizio video