Per me commerciale è una parola abusata, nel senso che anche se uno vende tanto non vuol dire che la sua opera sia una cagata ne se uno vende 10 copie significa che è un genio o viceversa.
Per me SK è commerciale perché caccia un libro all\'anno. La genesi di un opera è un parto travagliato, è una processo soggettivo che mette lo scrittore davanti a una intuizione che poi sviluppa attraverso l\'analisi della realtà, la sintetizza e la trasforma in parole su carta. Poi si potrebbe anche parlare dell\'aspetto tecnico della stesura di un romanzo, le forme linguistiche che si adottano etc. etc. e pure lì dietro c\'è tanto lavoro e studio da fare.
Insomma, nessuno mette in dubbio che sk sia un bravo scrittore, dato che è amato, ma la questione è che il suo è semplicemente uno scrivere per se stesso, le sue opere non possono avere altro fine che non quello di intrattenere il lettore. Non c\'è nulla di male a fare questo, ma io personalmente, intendo lo scrittore e l\'artista, una persone che accende luci dove prima era buio, che parla di eventi e situazioni che la massa si rifiuta di vedere, che riesce a toccare corde comuni a tutti noi. E\' un processo difficilissimo che richede una sensibilità e una capacità non comune. SK non ha nessuna di queste qualità, se non quella di sapere scrivere bene e di portare ai suoi lettori storie avvincenti. Ma non è una che imprime parole, sicuramente.