Carmine, seppure di parte, dunque "parziale" nei giudizi, sei però senz'altro intellettualmente onesto. Vorresti dire che quest'estate, ancor prima di Dimaro, non c'è stata contestazione aperta contro la presidenza? Dimaro? la festa dei 90 anni?
DL ha reagito male, io non condivido la reazione, perché colpisce chiunque va in curva, ma è innegabile che parte della tifoseria contesta a prescindere, e ora lo fa per i prezzi. Non voglio nemmeno pensare cosa farebbe se il Napoli andasse male... questo, amico mio, è tifo in cui io non mi riconosco. Nei miei 15 anni di tifo come abbonato, io questo non l'ho mai visto e non mi riconosco
Caro Bruno, la verità è che l'obiettività al mondo non esiste, tutti noi siamo "parziali" come dici, perchè occupiamo una certa posizione nella società e vediamo la realtà a partire da quella posizione. Quindi prendo come un complimento sia la parzialità che mi attribuisci che l'onestà intellettuale.
Parto da questo per dire che è che come dite voi rispetto alla contestazione, lo dicevo anche oggi pomeriggio ad Armandino. Ho solo tenuto a specificare ciò che ho visto io con i miei occhi nella seconda parte del campionato (nessuna contestazione ad ADL) e il tema su cui verte l'attuale contestazione (i biglietti). Della storia degli anni passati non ne so tantissimo: quando lasciai il forum qualche anno fa, in realtà lasciai il calcio nella sua interezza. E tutto partì da un totale disaccordo con certe pratiche di stare nello stadio che quasi asfissiavano il mio intento principale di usufruire di questo sport: divertirmi. Figurati come posso poi tentare di difendere acriticamente certi comportamenti che non ho mai condiviso!
Io lo ripeto, sono parziale, ma cerco di analizzare il tutto con onestà intellettuale. Così ho fatto ad esempio lamentandomi dello striscione che strumentalizzava il mister in curva con il Chievo. Così ho fatto spendendo raramente una parola negativa su De Laurentiis in sede di mercato perchè sono consapevole che il suo l'ha (quasi) sempre fatto. Io odio il suo atteggiamento, l'arroganza con cui tratta i tifosi, il club, la città, i discorsi sulla "napoletanità" degli ultimi anni.Ti sembra un presidente degno di essere chiamato tale, giusto per fare un esempio, uno che dichiara di non andare mai più a vedere le partite della sua squadra in casa? Se mi rispondi che il suo compito è solo quello di tenere la squadra nel calcio che conta (e io gli sono grato per questo) tenendo i conti in ordine, ecc. ti rispondo che però quello è un imprenditore. Il presidente è anche qualcosa di più.
Ora io capisco che non riuscirò mai a entrare nelle logiche del calcio moderno per cui conta solo il profitto e, per far contento a zero, il rapporto tra offerta di spettacolo e consumatore... ma per me il calcio è un'altra cosa, non quello che propone De Laurentiis. E per me questa storia dei rincari non ha scuse e contestazioni che tengano. È una infamata enorme, molto più di due striscioni e due cori a partita sulla mamma del presidente. È voler affermare la solita logica piccolo borghese italiana "io sono io e voi non siete un cazzo".
Rispondo anche agli altri: io non sono con Sarri perchè è un proletario che si oppone al cattivo De Laurentiis. Non esistono proletari nel calcio. A me Sarri piace perchè a parte essere bravissimo nel suo mestiere di allenatore, sento che condivide alcune mie stesse insofferenze per certi meccanismi che governano il calcio attuale.
Non può lamentarsi perchè è stipendiato e milionario? Nah, io queste questioni non me le pongo. Se me le cominciassi a porre, dovrei pensare che dovrei smettere di andare allo stadio e spendere soldi per un teatrino già scritto a favore di altri "capitalisti". Qui nessuno è coerente nelle scelte personali, di lavoro e nella vita in generale, figurati in quella che dovrebbe essere "la cosa più importante delle cose meno importanti", ovvero il calcio... E poi, da che mondo è mondo, perchè non si potrebbe dover stare in una cosa, "dentro e contro"?
Allora, in quella che per me è una passione e non un prodotto da consumare, io cerco di starci a modo mio, e se il mio modo di pensare al calcio come uno sport popolare confligge con la visione superelitaria dell'attuale proprietario pro tempore, pazienza. O forse devo essere grato eternamente ed acriticamente a De Laurentiis perchè 12 anni fa affogavamo nel fallimento? Io non ho mai avuto santi nè idoli nella mia vita. So ragionare con la mia testa, ma soprattutto so prendere posizione. Se la curva contesta a cazzo non mi avrà mai dalla loro parte. Ma se parte un "De Laurentiis bagarino" lo canto a squarciagola perchè su questa storia dei prezzi, se uno vuole essere minimamente onesto intellettualmente, si sta comportando quasi come un usuraio.