Di solito quando parla DeLa bisogna mettere il giubbotto antiproiettile: spesso spara cazzate a raffica, senza preoccuparsi del bersaglio, se amico o nemico. Le dichiarazioni sul contratto di Insigne invece mi sono sembrate ferme ma non inutilmente offensive o cattive. E concordo con il pensiero del presidente: si faccia a Insigne l'offerta migliore che questo Napoli può permettersi (e sembra che sia stata già recapitata) e Insigne decida serenamente, pensando soprattutto alla sua carriera. Se si trova l'accordo, tutti felici, se Insigne ritiene di poter trovare di meglio altrove che vada, con il migliore augurio di un proseguimento di carriera che soddisfi i suoi desideri.
A questo proposito mi sovvengono due considerazioni:
1. dal punto di vista economico probabilmente Insigne potrebbe trovare delle società disposte ad accontentarlo (anche se di questi tempi non sembra così semplice). Ma dal punto di vista tecnico sarebbe sicuro di avere la stessa centralità di cui gode a Napoli?
2. collegata alla prima: Insigne è stato sfortunato a trovarsi a gestire un rinnovo di contratto, forse l'ultimo di un certo livello, proprio nel periodo post-pandemia. Se avesse dovuto rinnovare in un periodo antecedente sicuramente avrebbe avuto meno problemi a ottenere ciò che ritiene di meritare.