Ammetto che la mia testa non riesce proprio a concepire tutta sta faccenda gender. A me sembra, ancora una volta, una questione portata avanti da una stretta minoranza di individui a cui é stato dato l’onore di essere avanguardia. Io riesco a concepire la questione sulle donne, l’uguaglianza e i ruoli “tradizionali” che vanno sfumando. Ma il tutto é limitato a l’uomo lavora la donna sta a casa a crescere la prole nella mia mente. Sinceramente non riesco ad andare oltre su questa faccenda, perché sono ancora convinto che come uomo abbia altre responsabilità nei confronti della mia compagna e della futura famiglia che forse metterò in piedi.
Io non riesco manco a concepire, ma ripeto é un limite mio, tutte ste nuove leggi e nuovi argomenti di cui si parla nelle scuole. Io a scuola ho ricevuto un’educazione sentimentale all’amore e il rispetto studiando la letteratura e la filosofia e faccio parte di quelli che non hanno mai visto nella scuola alcuna autorità morale, perché i limiti me li hanno sempre dati i miei genitori. Ripeto che a 30 anni già non ci capisco più un cavolo, é veramente brutto non riuscire a concepire e comprendere quello che ti circonda e mi trovo in grande difficoltà ogni volta che mi trovo a discutere. Qualche settimana fa, con gli amici si parlava proprio delle donne, e della loro emancipazione. Io, in base a quello che credevo fosse un dato di fatto, ho risposto che non essendo una donna non avevo opinioni in merito e che spettava a una donna decidere in totale autonomia se fare carriera o rimanere a casa a lavare e stirare camice. Sono passato per un maschilista. Qua più che gli aborigeni mi vedo come uno di quei nativi americani che si trovavano di fronte Cortez e credevano fosse un Dio perché era arrivato con una nave.