Luciano Spalletti

[Faustinho Jarbas]

Se sei in contrasto aperto con chi ti paga e ti pone gli obiettivi, ti dimetti, se sei una persona seria

Sono d'accordo, però deve farlo quando le carte sono state messe sul tavolo. A oggi Koulibaly e Ruiz sono ancora giocatori del Napoli per intenderci. Aspettiamo che le operazioni di concretizzino e poi se ne riparla.

[p4ppo]

Sono d'accordo, però deve farlo quando le carte sono state messe sul tavolo. A oggi Koulibaly e Ruiz sono ancora giocatori del Napoli per intenderci. Aspettiamo che le operazioni di concretizzino e poi se ne riparla.

assolutamente, ma io sono tra quelli che credono che all e spalletti non siano in disaccordo, che siano tutte sparate giornalistiche

[peppemassa]

Sono d'accordo, però deve farlo quando le carte sono state messe sul tavolo. A oggi Koulibaly e Ruiz sono ancora giocatori del Napoli per intenderci. Aspettiamo che le operazioni di concretizzino e poi se ne riparla.

Io non sarei così d'accordo. C'è una differenza fra l'ideale e il reale: io potrei desiderare di guidare un'auto aziendale di un certo tipo, per raggiungere tutti i miei clienti in maniera comoda e rapida, nell'arco di una settimana. Sarebbe l'ideale per me e per l'azienda, visto che nella settimana successiva potrei dedicarmi ad altri aspetti della vita aziendale o potrei usare quel tempo per cercare di ampliare il pacchetto clienti.

L'azienda potrebbe non condividere la mia idea e potrebbe mettermi a disposizione una macchina meno efficiente, ma per loro meno costosa, con la quale non riuscirei a chiudere il giro dei clienti in una settimana. Potrei raggiungerli lo stesso nell'arco di due. Il lavoro diventerebbe più gravoso, avrei meno successo, ma non vedo perché mi dovrei licenziare.

[SPIRITO]

Penso si concordi sul fatto che Spalletti abbia tutto il diritto di esprimere le sue opinioni su quali sarebbero i giocatori (o la tipologia dei loro eventuali sostituti) che secondo lui dovrebbero restare per ambire a certi traguardi. La dirigenza della SSCN ha ugualmente tutto il diritto di fare le scelte che ritiene necessarie. Anche su questo mi pare non ci siano divergenze di opinione. Alla fine della campagna acquisti si tireranno le somme, non prima.

Spalletti non sarebbe tenuto a dimettersi, secondo me, anche se le sue indicazioni non fossero seguite in toto. Una volta finita la campagna acquisti, e verificate quali saranno le risorse che gli metteranno a disposizione, potrà fornire ulteriori opinioni su quali saranno secondo lui gli obiettivi che si potranno raggiungere alla luce della nuova rosa messa insieme dalla dirigenza. Cosa che in qualche modo ha già anticipato, dicendo che sarà difficile arrivare di nuovo in Champions (visto lo stato dell'arte attuale, che potrebbe però evolvere anche positivamente).

Alla fine del mercato, se DeLa ritenesse troppo modesti gli obiettivi prefigurati da Spalletti a fronte della rosa messagli a disposizione, dovrebbe essere il presidente a licenziare Spalletti.

L'allenatore si potrebbe accontentare, senza dover mirare al titolo. In definitiva si potrebbe limitare ad allenare quelli che avrà, come ha detto più volte anche qualche altro allenatore prima di lui (Sarri? Ricordo bene?: "Alleno quelli che ho"...). Questo non significa che con quelli che avrà Spalletti potrà o dovrà per forza lottare per lo scudetto.

Il problema nasce dalle dichiarazioni divergenti di allenatore e presidente: il primo, dopo aver visto come sta procedendo la campagna acquisti, dice che si dovrà mirare alla qualificazione Champions (e che non sarà facile), mentre DeLa parla di lottare per lo scudetto.

Se si azzera tale divergenza di opinioni, l'allenatore non è tenuto a dimettersi e DeLa non deve preoccuparsi di trovarne un altro.

Ma infatti il problema sono le divergenze d’opinioni sui reali obiettivi da prefiggersi.
Se il famoso “faremo di tutto per vincere lo scudetto” non si sposa con “si lotterà per i primi 4 anche se sarà difficile rientrarci” per me dovrebbe dimettersi Spalletti, perché iniziare una stagione sotto due auspici diversi non gioverebbe proprio a nessuno.
D’altro canto, se avessero una linea comune e durante la stagione il tecnico non garantisse tali obiettivi allora la decisione passerebbe ad Adl.
Almeno io la coerenza la vedo in questa maniera.


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[peppemassa]

assolutamente, ma io sono tra quelli che credono che all e spalletti non siano in disaccordo, che siano tutte sparate giornalistiche

E questa interpretazione sarebbe positiva. Speriamo sia così. Poi è ovvio che un allenatore si augura di poter avere i giocatori che ritiene più adatti alle proprie idee, che è bene esprima alla società. Se però non li può avere, si deve impegnare a fare il massimo con quello che la società gli mette a disposizione.

[SPIRITO]

Ormai la depressione del calcio mercato è diventata un'abitudine estiva.
De Samentiis è riusciuto anche in questo.
Si stava meglio quando si stava peggio.

Come mi mancavano le tue pillole di saggezza


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[peppemassa]

Ma infatti il problema sono le divergenze d’opinioni sui reali obiettivi da prefiggersi.
Se il famoso “faremo di tutto per vincere lo scudetto” non si sposa con “si lotterà per i primi 4 anche se sarà difficile rientrarci” per me dovrebbe dimettersi Spalletti, perché iniziare una stagione sotto due auspici diversi non gioverebbe proprio a nessuno.
D’altro canto, se avessero una linea comune e durante la stagione il tecnico non garantisse tali obiettivi allora la decisione passerebbe ad Adl.
Almeno io la coerenza la vedo in questa maniera.


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Ma il punto è proprio quello: in base ai movimenti di mercato di cui si parla, Spalletti ritiene che si debba e possa lottare per un piazzamento Champions e DeLa invece che si possa anche lottare per lo scudetto. Non si capisce perché uno si dovrebbe dimettere ancora prima che il mercato sia finito, o l'altro lo debba licenziare solo perché l'allenatore fa previsioni diverse dalle proprie.

Io direi che quella di Spalletti è una previsione prudente, mentre quella di DeLa è un auspicio.

Tutti gli allenatori sperano di poter mantenere in rosa i giocatori in cui credono di più, ma quando non è possibile si adeguano alle circostanze, nella maggior parte dei casi.

[SPIRITO]

Ma il punto è proprio quello: in base ai movimenti di mercato di cui si parla, Spalletti ritiene che si debba e possa lottare per un piazzamento Champions e DeLa invece che si possa anche lottare per lo scudetto. Non si capisce perché uno si dovrebbe dimettere ancora prima che il mercato sia finito, o l'altro lo debba licenziare solo perché l'allenatore fa previsioni diverse dalle proprie.

Io direi che quella di Spalletti è una previsione prudente, mentre quella di DeLa è un auspicio.

Tutti gli allenatori sperano di poter mantenere in rosa i giocatori in cui credono di più, ma quando non è possibile si adeguano alle circostanze, nella maggior parte dei casi.

Certo, ovviamente anche io intendevo a mercato finito.
Errore mio non averlo menzionato ma lo davo per scontato.


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[peppemassa]

Certo, ovviamente anche io intendevo a mercato finito.
Errore mio non averlo menzionato ma lo davo per scontato.


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Certo. Discutiamo tanto per discutere, da tifosi. Non siamo tenuti a essere coerenti o a non fare "errori", che poi errori non sono...

La cosa bizzarra è che spesso anche i giornali o quelli che si ritengono esperti del settore, soprattutto sul web, danno l'impressione di discutere di pallone come facciamo noi, come si fa fra amici, o colleghi, al bar o in ufficio, anche senza molta cognizione di causa, diffondendo voci che troppe volte non trovano riscontro nella realtà.

In questo periodo non sanno come riempire le pagine dei loro quotidiani, o come far continuare a cliccare sui link presenti nelle loro pagine web, e allora si affannano a cercare notizie che spesso non sono tali, o perfino a inventarne.

Così una semplice divergenza di opinioni su eventuali acquisti/cessioni fra allenatore e presidente di una società calcistica viene presentata come un inconciliabile conflitto.

[PASQUALE64]

Come mi mancavano le tue pillole di saggezza


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[SPIRITO]

Certo. Discutiamo tanto per discutere, da tifosi. Non siamo tenuti a essere coerenti o a non fare "errori", che poi errori non sono...

La cosa bizzarra è che spesso anche i giornali o quelli che si ritengono esperti del settore, soprattutto sul web, danno l'impressione di discutere di pallone come facciamo noi, come si fa fra amici, o colleghi, al bar o in ufficio, anche senza molta cognizione di causa, diffondendo voci che troppe volte non trovano riscontro nella realtà.

In questo periodo non sanno come riempire le pagine dei loro quotidiani, o come far continuare a cliccare sui link presenti nelle loro pagine web, e allora si affannano a cercare notizie che spesso non sono tali, o perfino a inventarne.

Così una semplice divergenza di opinioni su eventuali acquisti/cessioni fra allenatore e presidente di una società calcistica viene presentata come un inconciliabile conflitto.

Trovi molto sagge le tue parole.
Assolutamente d’accordo con te.


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[The UnderRoller]

Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli non è una frase per forza riconducibile all’anno prossimo.
Dichiarazione strumentalizzata.

[peppemassa]

Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli non è una frase per forza riconducibile all’anno prossimo.
Dichiarazione strumentalizzata.

Se proprio vogliamo dirla tutta, è una dichiarazione che sembra un po' una supercazzola: "Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli", senza specificare quando, né come.
 

[Armandino]

Ma ogni anno a fine anno dice che farà una squadra per lottare per lo scudetto e storto o morto succede ogni tanto. La sua teoria è che prima o poi tutti gli astri sì allineeranno e lo scudetto arriva, basta essere più o meno lì pronti.

[Koji_Kabuto]

Ma ogni anno a fine anno dice che farà una squadra per lottare per lo scudetto e storto o morto succede ogni tanto. La sua teoria è che prima o poi tutti gli astri sì allineeranno e lo scudetto arriva, basta essere più o meno lì pronti.

Ma al di là degli astri, viene preso per il culo…inveito eppure siamo sempre lo da 10 anni (7 in CL).


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