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L’assurda inchiesta Fake di report sull’inter ( Rai cosa fai? )

L’assurda inchiesta Fake di report sull’inter ( Rai cosa fai? )

L’inchiesta di Report sulla situazione finanziaria dell’Inter durante l’era Suning, trasmessa il 2 febbraio 2025, ha sollevato aspre critiche per presunti errori e imprecisioni. Fonti tecniche e accademiche contestano la correttezza delle analisi presentate, evidenziando gravi carenze metodologiche.

Critiche tecniche ai contenuti dell’inchiesta

Il professor Antonio Bava, commercialista e docente universitario presso il Dipartimento di Management dell’Università di Torino, ha definito il servizio “imbarazzante” per una serie di inesattezze:

  • Patrimonio netto negativo presentato senza menzionare la deroga FIGC che permette alle società calcistiche di operare con questa condizione
  • Dichiarazioni sui debiti (“800 milioni”) giudicate fuorvianti e prive di contesto
  • Analisi delle sponsorizzazioni basata su “cifre a caso” senza considerare la sostanza economica degli accordi

Errori metodologici:

L’esperto invitato non sembrava qualificato. Spesso si scelgono esperti in base alla narrazione che si vuole costruire” 

Controversie sulle sponsorizzazioni

Mentre Report accusava l’Inter di aver utilizzato accordi fittizi con società collegate a Suning, gli esperti obiettano:

  • Mancata distinzione tra transazioni sospette e pratiche consentite dal regolamento UEFA
  • Assenza di prove documentali sulle presunte irregolarità
  • Omissione del fatto che FIGC e UEFA erano già a conoscenza dei dati senza aver rilevato illeciti

Reazioni istituzionali e paradossi

L’inchiesta è stata criticata per:

  1. Squilibrio nelle fonti: assenza di rappresentanti Inter nel panel intervistato
  2. Confusione tra piani investigativi: mescolanza indebita tra indagini sulla ‘ndrangheta (2017) e questioni finanziarie recenti
  3. Utilizzo selettivo dei dati: confronti temporali non omogenei tra bilanci pre e post-pandemia

Nonostante le polemiche sollevate sui social da alcuni tifosi (“Ultimi due scudetti da revocare” ), nessun organismo sportivo ha avviato procedimenti formali a seguito delle rivelazioni. Il caso evidenzia la complessità nel trattare temi finanziari calcistici senza competenze specialistiche, rischiando di generare disinformazione attraverso semplificazioni pericolose.

L’inchiesta di Report “Derby d’Italia” del 2 febbraio 2025 presenta criticità metodologiche e sospetti di parzialità legati al ruolo centrale della Fondazione Jdentità Bianconera, ente con evidenti connessioni alla tifoseria juventina. Ecco gli elementi che sollevano dubbi sulla neutralità del servizio:

Da dove nasce l’inchiesta di Report? Il Ruolo attivo della Fondazione Jdentità Bianconera

L’organismo torinese ha:

  • Presentato due esposti nel 2024 a procure, MEF e Covisoc chiedendo l’esclusione dell’Inter dalla Serie A
  • Fornito a Report documenti e analisi tecniche diventati colonna portante dell’inchiesta
  • Pubblicamente dichiarato l’obiettivo di “riportare verità nel calcio” senza dichiarare il proprio orientamento sportivo

Michele Patrisso, avvocato della Fondazione, compare nel servizio come esperto indipendente nonostante il conflitto d’interessi mai dichiarato.

Criticità documentali

L’analisi finanziaria sull’Inter si basa su:

  • Bilanci 2020-2023 interpretati con criteri non conformi alle specificità del calcio professionistico (mancata considerazione delle deroghe UEFA/FIGC)
  • Accuse di “sponsorizzazioni fittizie” senza prove documentali, basate su ipotesi di una società analitica londinese mai identificata
  • Struttura societaria descritta come “opaca” nonostante i controlli UEFA 2022-2024 avessero già certificato la regolarità

Squilibrio delle fonti

Report ha incluso:

  • 5 interventi di esperti/avvocati legati alla Fondazione
  • 0 rappresentanti Inter nel panel
  • 1 dichiarazione non contestualizzata del presidente Covisoc1

Omesse precisazioni chiave

  • La Covisoc ha respinto ufficialmente gli esposti della Fondazione nel gennaio 2025
  • La UEFA aveva già analizzato i bilanci Inter 2021-2024 concedendo due volte il Settlement Agreement
  • Le presunte “pressioni mafiose” risalgono al 2017 e coinvolgono Juventus/Milan quanto l’Inter

L’approccio “giustizialista” dell’inchiesta, unito al mancato bilanciamento delle fonti, solleva interrogativi sull’effettiva volontà di fare chiarezza rispetto alla costruzione di una narrazione preordinata. La scelta di usare come fonte primaria un ente dichiaratamente schierato costituisce un vulnus metodologico grave per un servizio d’inchiesta.

Questo articolo potrebbe aggiornarsi con dati e statistiche a dimostrazione dei fatti, ovviamente diventerebbe enorme.
Intanto condivido un link di uno youtuber informatissimo sui fatti “sperando di far cosa gradita, nel caso la email e nei contatti “

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