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Marano, orrore e odio social dopo l’omicidio-suicidio: “La colpa è della donna”

Marano, orrore e odio social dopo l’omicidio-suicidio: “La colpa è della donna”


La tragica vicenda che ha scosso Marano, con l’omicidio a colpi di pistola di Milko Gargiulo, 56 anni, per mano dell’ex compagno della sua attuale frequentazione, Andrea Izzo, 41 anni, culminato poi nel suicidio di quest’ultimo, è stata seguita da un’ondata di vergognosi messaggi di odio e offese sui social network indirizzati proprio all’ex compagna di Izzo.

La donna, madre dei due figli avuti con Izzo, aveva interrotto da tempo la relazione con lui e aveva intrapreso una frequentazione con Gargiulo. Un legame che, evidentemente, non era accettato dall’ex compagno, sfociando nel drammatico gesto avvenuto nei pressi di una scuola di Marano.

Nonostante la dinamica dei fatti appaia chiara, con Izzo autore dell’efferato omicidio, una parte degli utenti social ha incredibilmente riversato la propria rabbia e il proprio biasimo sulla donna. In particolare, nelle ultime ore è apparso su TikTok un video di inaudita violenza verbale che la definisce esplicitamente “una zo***la”, accompagnato da un brano neomelodico di Alberto Selly.

La didascalia che accompagna il vergognoso filmato recita: “È lei la causa principale di questa tragedia. Ad essere donna possono esserlo tutte… saperlo essere è un’altra cosa”. Parole gravissime che puntano il dito contro la vittima indiretta di questa drammatica vicenda, colpevolizzandola per le scelte sentimentali e alimentando una cultura di odio e misoginia.

Fortunatamente, non sono mancate voci di condanna e di difesa nei confronti della donna. Molti utenti hanno sottolineato come la decisione di interrompere la relazione con Izzo fosse una sua libera scelta, maturata probabilmente anche a causa di precedenti comportamenti dell’uomo, il quale, secondo alcune testimonianze, era già stato denunciato per minacce.

Durissima la reazione del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha commentato con sdegno l’ondata di odio social: “Chiediamo che questa vergogna venga rimossa quanto prima. Se un uomo si fa vanto delle sue molteplici avventure amorose è un eroe, un mito da emulare, se invece una donna palesa una vita sentimentale e sessuale, cosa normalissima a meno che non si tratti di una monaca di clausura, diventa un dramma, è una poco di buono. È questo il ragionamento di chi non fa altro che continuare ad alimentare l’odio e la violenza di genere, ad incentivare la subcultura patriarcale. Non esiste giustificazione che regga per ammazzare un altro uomo a sangue freddo in maniera premeditata e rovinare la vita a più famiglie, eppure mentre l’assassino continua a ricevere solidarietà e attestati di stima, la vittima e l’ex moglie vengono seppelliti dal fango”.

La vicenda di Marano, oltre al dolore per le vite spezzate, solleva ancora una volta il preoccupante tema della violenza di genere e dell’odio online, che in maniera distorta e inaccettabile finisce per colpevolizzare le donne anche di fronte ad atti di violenza maschile estrema.



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