Un alone di mistero avvolge la morte di Carmela Quaranta, la 42enne trovata senza vita nella sua abitazione di Mercato San Severino la sera di Pasqua. Le indagini, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, hanno imboccato con decisione la pista dell’omicidio volontario, iscrivendo nel registro degli indagati il fidanzato della donna, un 56enne del luogo. Questa mattina, l’appartamento di via Trieste è stato nuovamente setacciato dai carabinieri del Nucleo Investigativo alla ricerca di tracce biologiche, ematiche e impronte, elementi cruciali per isolare il Dna e stabilire con certezza chi si trovava sulla scena del crimine nelle ore precedenti al tragico ritrovamento. L’uomo è al momento indagato anche per furto e detenzione di droga, ampliando lo spettro delle ipotesi investigative.
Il cambio di scenario, da una presunta morte naturale all’ipotesi di omicidio, è maturato in seguito ai primi rilievi sul corpo di Carmela, in particolare i segni riscontrati sul collo, e alla misteriosa scomparsa del suo telefono cellulare. Questi elementi, uniti ad altre circostanze al vaglio degli inquirenti, hanno spinto il Pubblico Ministero a disporre l’autopsia, i cui risultati definitivi sono attesi entro novanta giorni. Parallelamente, l’attenzione degli investigatori si concentra ora sui minuziosi accertamenti scientifici all’interno dell’abitazione, nella speranza di ricostruire la dinamica degli eventi e identificare eventuali altre presenze.
Le indagini proseguono serrate, cercando di fare luce sulla vita sociale e le relazioni di Carmela, descritta da alcuni come una persona con un legame sentimentale con l’indagato che appariva essersi raffreddato di recente. Mentre si attende l’esito degli esami autoptici e dei rilievi scientifici, coperti al momento dal segreto istruttorio, la comunità di Mercato San Severino resta in attesa di risposte su questo inquietante giallo che ha scosso la tranquillità del periodo pasquale. L’obiettivo degli inquirenti è chiaro: fare piena luce sulla morte di Carmela Quaranta e assicurare alla giustizia il responsabile, qualora l’ipotesi di omicidio venisse confermata.