“Lo scorso 9 aprile si è svolto il Consiglio Comunale di San Giorgio la Molara per l’approvazione del bilancio di Previsione per il triennio 2025-2027. Il Gruppo Consiliare “Terre di Lavoro” – si legge in una nota – ha manifestato un forte dissenso, contestando all’Amministrazione di aver redatto un documento finanziario che presenta gravi irregolarità e violazioni della normativa vigente.
Il Gruppo ha quindi votato contro, sottolineando i potenziali rischi legali e contabili derivanti dall’approvazione del bilancio così come proposto. In primis, è stata evidenziata una serie di problematiche legate alla gestione delle entrate, in particolare quelle derivanti dall’IMU, le cui stime contenute nel documento contabile sono errate e non conformi alla legge.
Le previsioni di entrata per l’IMU – prosegue la minoranza – sono infatti superiori ai limiti consentiti, con un non credibile incasso che il Comune potrebbe non essere in grado di realizzare. Questo aspetto risulta tanto più preoccupante se si considera che il Bilancio non ha visto alcun adeguamento delle aliquote IMU secondo la tabella ministeriale, come previsto dalla Legge 162/2019. Senza tale adeguamento, il bilancio rischia di autorizzare spese senza adeguata copertura finanziaria, mettendo a rischio l’equilibrio economico dell’Ente.
Un altro punto fermamente contestato dal Gruppo Consiliare “Terre di Lavoro” ha riguardato le previsioni relative al recupero dell’evasione tributaria. Nella Relazione del Revisore dei Conti allegata al bilancio si stima un recupero significativo delle imposte per gli anni 2025-2027, pari a circa 275.000,00 euro nel primo anno e 300.000,00 euro per gli anni successivi. Tuttavia, queste stime non sono affatto credibili, considerando che nel 2023, nonostante un impegno di 36.000,00 euro per avere il supporto di società esterne, solo 14.000,00 euro sono stati effettivamente recuperati.
Questo solleva il dubbio se sia realisticamente possibile raggiungere gli obiettivi fissati per il recupero dei tributi. In aggiunta, ilbilancio non prevede un accantonamento adeguato nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), destinato a coprire i suddetti crediti difficilmente recuperabili. La cifra a tal fine prevista nel bilancio, pari a soli 49.262,90 euro per il 2025, è ben al di sotto della somma necessaria, che secondo i principi contabili dovrebbe ammontare a circa 235.566,10 euro. La carenza di tale accontamentonel FCDE potrebbe compromettere la stabilità finanziaria dell’Ente, esponendo l’Amministrazione a potenziali difficoltà in caso di inadempienze da parte dei contribuenti. Infine, è stata fermamente contestata la mancanza di una corretta iscrizione delle somme per la copertura dei debiti fuori bilancio, da ultimo quella, gravissima, relativa ad una controversia legale che, a fine gennaio scorso, ha visto alcuni privati ottenere nei confronti del Comune l’assegnazione della cospicua somma di circa 500.000,00 euro da parte del Giudice dell’Esecuzione a seguito di pignoramento presso terzi, somma poi concretamente corrisposta dal Tesoriere nel successivo mese di febbraio.
Il Sindaco, pur essendo perfettamente a conoscenza di tale cospicuo pagamento (riveste anche il ruolo di Responsabile dell’Area Amministrativa e dell’Area Finanziaria), ha palesemente violato la normativa di settore poiché, entro i 7 giorni dal suddetto pagamento, non ha minimamente informato gli organi previsti, tra cui il Consiglio dell’Ente, così tacendo la suddetta situazione con il grave rischio di pregiudicare gli equilibri di bilancio.
Questa grave mancanza del Sindaco ha comportato l’approvazione di un bilancio che, tra l’altro, non contempla la copertura di una cospicua spesa straordinaria già eseguita, dunque di un documento contabile nel quale gli equilibri di bilancio sono già pregiudicati dalla suddetta spesa e ciò sebbene la Giunta comunale abbia approvato lo schema di bilancio il 17 marzo 2025, quando la somma in questione era già stata pagata, con la conseguenza che doveva essere obbligatoriamente prevista la relativa copertura.
Al termine della seduta consiliare, il Gruppo “Terre di Lavoro” ha richiamato l’attenzione sul fatto che già in occasione della discussione del bilancio 2024-2026 aveva segnalato violazioni analoghe, ma senza che l’Amministrazione avesse risposto alle preoccupazioni sollevate (la successiva segnalazione alla Corte dei Conti, inviata a maggio 2024, non ha ancora ricevuto una risposta ufficiale dall’Amministrazione, alimentando ulteriori dubbi sulla legittimità del documento contabile in precedenza approvato), riservandosi, altresì, di portare all’attenzione degli organi competenti anche le gravi violazioni e irregolarità sopra descritte e ciò al fine di prevenire danni all’Ente e di tutelare tutti i cittadini”, conclude la nota.