Il rapper Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, tra i cantanti che salirà sul palco dell’Ariston di Sanremo 2025, è indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere ed è stato colpito dal Daspo che gli vieta di assistere agli incontri di calcio. Lo riporta il Corriere della Sera. Il suo nome risulta nel registro degli indagati dell’inchiesta ‘Doppia curva’, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari e all’azzeramento delle due curve del tifo di Milano.
La ricostruzione
La mattina del 30 settembre i poliziotti della Mobile avevano perquisito la casa del rapper in Brianza e avevano sequestrato 40mila euro in contanti, sette coltelli, tre tirapugni e un taser. Secondo le indagini, il 35enne tifoso rossonero avrebbe assistito a un pestaggio al Meazza nei confronti di uno steward l’11 aprile in occasione della partita Milan-Roma. Emis Killa era stato identificato dalla polizia insieme ad altri 14 ultrà della Sud mentre un gruppo di tifosi colpiva uno steward “colpevole” di aver tentato di fermare l’ingresso di due di loro che volevano entrare con un unico biglietto. Le telecamere lo riprendono mentre osserva l’aggressione prima di essere accompagnato in curva.
Emis Killa è “amico e socio della banda della Curva Sud. Tanto da gestire insieme all’ultrà Fabiano Capuzzo (arrestato anche lui a fine settembre) la barberia ‘Italian Ink’ di Monza. Catena che, attraverso una sorta di franchising, è considerata la cassaforte di Lucci (capo ultrà, ndr)”.
Il 26 dicembre 2022 gli investigatori della Mobile “lo immortalano mentre partecipa a Scanzorosciate a casa di Luca Lucci, in quel momento ai domiciliari, alla cena di Natale. Al suo fianco ci sono altri ultrà criminali che finiranno in carcere: Islam Hagag, amico stretto del ‘collega’ Fedez, Luciano Romano, Fabiano Capuzzo, Rosario Calabria (legato alle cosche calabresi) e Daniele Cataldo, accusato ora del tentato omicidio del ‘rivale’ di Lucci, Enzo Anghinelli nel 2019”. Le stesse persone “con cui il primo aprile 2023 Emis Killa viene fotografato a Cologno Monzese fuori dal bar gestito da Lucci. Sui social – si legge ancora sul quotidiano – invece sfoggia fotografie con altri personaggi considerati dagli inquirenti vicini alle cosche calabresi come Alfonso Cuturello e Antonio Favasuli”.
Maurizio Gasparri
La presenza di Emis Killa al Festival di Sanremo è “inaccettabile“. Lo sottolinea il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, che è anche componente della commissione di Vigilanza Rai. “È inaccettabile – afferma Gasparri – che un personaggio come Emis Killa possa salire sul palco di Sanremo, mentre è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere e ha un Daspo che gli vieta di partecipare agli incontri di calcio, essendo considerato ‘troppo pericoloso’. Se è ritenuto una minaccia per lo stadio, come può essere invece valorizzato dal servizio pubblico radiotelevisivo attraverso un Festival che dovrebbe rappresentare ben altro? Emis Killa ed altri non incarnano affatto i valori e la cultura che il Festival di Sanremo dovrebbe promuovere”.
“Tempo fa – ricorda Gasparri – ho presentato due interrogazioni parlamentari su questo ‘cantante’, anche riguardo ai suoi legami con i fratelli Lucci e per chiarire le valutazioni sui rapper al Festival. Ma sembra che Emis Killa e altri personaggi simili siano pronti a essere accolti a braccia aperte. Modelli che, invece, non dovrebbero essere presi come esempio. Questi personaggi sono l’antitesi della cultura popolare che il Festival dovrebbe celebrare. È incomprensibile e inaccettabile che una persona del genere possa calcare quel palco. Non è solo un’offesa ai valori di giustizia e legalità, ma anche un’offesa al pubblico e alla storia della musica italiana”, conclude Gasparri. Mentre in ambienti milanesi circola la voce che il rapper starebbe valutando la possibilità di ritirarsi dal Festival.