La terra ha tremato nuovamente a Napoli, questa volta sul Vesuvio, con una scossa di magnitudo 2.0 registrata alle 16:11 di venerdì 7 febbraio. L’epicentro è stato localizzato a Torre del Greco, un comune della provincia di Napoli, a una profondità di 0.8 km. Sebbene la scossa sia stata di bassa intensità, molti residenti e passanti l’hanno avvertita chiaramente, creando un senso di inquietudine tra la popolazione locale.
Il Vesuvio, che con la sua imponente presenza domina la città di Napoli e i suoi dintorni, è noto non solo per la sua bellezza mozzafiato, ma anche per la sua attività sismica e vulcanica. Le scosse sismiche che si verificano nelle sue vicinanze sono spesso causate dal movimento delle placche tettoniche e dall’attività del vulcano stesso. Questa zona, storicamente soggetta a eventi sismici, ricorda anche il devastante terremoto del 1980, che causò ingenti danni e numerose vittime.
Negli ultimi anni, sebbene il Vesuvio non abbia dato segni di eruzione imminente, la sua attività sismica è monitorata costantemente dagli esperti del settore. Ogni scossa, anche di lieve entità come quella di oggi, viene prontamente registrata e analizzata.
Ieri, dopo la scossa, sono state numerose le segnalazioni sui social media, con molti cittadini di Torre del Greco e dei comuni limitrofi che hanno condiviso la propria esperienza in tempo reale, confermando l’intensità del sisma.