Nel panorama musicale italiano c’è un nuovo talento ‘made in Sannio’ che, per voce e presenza scenica, è già riuscito a catturare l’attenzione del pubblico e della critica. Selma Ezzine, 20enne di origini marocchine, ci ha fatto cantare ed emozionare trionfando nell’ultima edizione di “Dalla Strada al Palco”, il popolare programma televisivo di Raiuno condotto da Bianca Guaccero e Nek. Nata e cresciuta a San Giorgio del Sannio, Selma ha sempre nutrito una profonda passione per la musica. Nonostante avesse intrapreso gli studi in Giurisprudenza, il richiamo del palcoscenico è stato irresistibile, portandola a esibirsi come artista di strada e a condividere il suo talento con chiunque fosse disposto ad ascoltarla. La sua vittoria in tv non rappresenta solo un traguardo personale, ma è anche un simbolo di come la determinazione e la passione possano trasformare i sogni in realtà. Il suo percorso è una testimonianza di come il talento, unito alla perseveranza, possa aprire le porte a opportunità uniche. Con la sua voce straordinaria e la sua autenticità, Selma Ezzine è destinata a grandi cose.
Sono passate appena due settimane dalla vittoria del programma ‘Dalla strada al palco’ su Raiuno. Cosa è cambiato nella tua vita?
Da quel giorno non è cambiato nulla, a parte la mia consapevolezza che mi ha portato a credere più in me stessa. Per il resto è rimasto tutto semplice e tranquillo come prima del programma. Conserverò per sempre l’immagine soddisfatta e orgoglioso di mio padre: il mio primo fan e il primo a credere in me.
Qual è stato il momento più emozionante dell’esperienza in tv?
Poter duettare con grandi artisti come Nek e Big Mama: è stata un’occasione unica e importante. Entrambi i duetti sono stati speciali, allo stesso modo.
Raccontami di come è arrivata la chiamata della trasmissione…
Tutto grazie ad un evento fortuito: l’estate scorsa mi ero esibita per strada con un mio amico, Marzo Zollo, e grazie a quella mia perfomance si è aperta la possibilità di partecipare al programma. Ho preso, dunque, parte ai casting a Napoli e così è iniziato tutto.
Facciamo un passo indietro e ripercorriamo un po’ la tua storia. Come nasce questa passione per la musica?
La passione per la musica l’ho sempre avuta. Ricordo che avevo solo tre anni quando l’amore per questa disciplina era già dentro di me. Merito di mio padre, musicista anche lui, che me l’ha trasmessa in modo naturale. Ho iniziato con la danza, ma poi alle scuole medie ho capito che desideravo esprimermi attraverso il canto. Volevo fare questo della mia vita. Così ho frequentato il Liceo Musicale, ho cominciato a studiare pianoforte e canto lirico e la mia passione è cresciuta sempre di più. A 17 anni ho iniziato a lavorare e a fare eventi di piazza che mi sono serviti per superare la paura e l’imbarazzo di esibirmi davanti ad un pubblico.
Una passione che ti ha portato anche a lasciare gli studi universitari…
Nella mia testa c’è sempre stata la musica. La decisione di lasciare l’Università l’ho presa poco tempo fa, con precisione a settembre, all’inizio del mio secondo anno accademico. Subito dopo, poi, è arrivata la chiamata per partecipare al programma.
C’è una cantante alla quale ti ispiri?
La cantante alla quale mi ispiro è Whitney Houston e penso si sia capito anche durante il programma. Uno dei mie brani preferiti e che ho scelto di portare alla finale del programma è proprio Greatest Love of All di Whitney Houston. Ma amo anche Alicia Keys e Aretha Franklin.
Con quale cantante sogni di duettare? Ho letto che un duetto in arabo con Ghali non ti dispiacerebbe…
Sogno di duettare di Ghali, è proprio uno dei miei desideri. Per me è pari agli artisti internazionali. Sarebbe fantastico fare un inedito con lui.
Hai seguito Sanremo? Quale canzone ti è piaciuta in particolare e hai sperato che vincesse?
Ho seguito Sanremo anche se non in maniera dettagliata. La cantante ed interprete che avrei sognato vincesse è Giorgia: il suo pezzo è stupendo e anche difficile da portare sul palco secondo me. Era il suo anno. Per quanto riguarda il fatto che sul podio non ci fosse nessuna donna lo trovo inutile e pretestuoso, il talento non ha genere.
Cosa ne pensi dei talent show?
In passato ho provato Amici ed ero anche arrivata quasi alle selezioni finali, ma non mi sarebbe dispiaciuto partecipare anche a XFactor: credo che i talent siano un’occasione di grande visibilità.
Cosa c’è nel futuro? Cosa ti piacerebbe fare?
Adesso ci sono tanti progetti in cantiere. A breve uscirà un mio inedito con la società di produzione Show Management. Ti confesso che nel mio futuro mi piacerebbe calcare l’Ariston e andare a Sanremo. Ovvio che sarei contenta se mi invitassero anche nella mia città ad esibirmi magari a Benevento Città Spettacolo o al Bct, il Festival del Cinema e della Televisione. Sarebbe un grande onore.